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Innovazione Survey

La survey

I risultati della survey di Forward sull’innovazione che ha coinvolto circa oltre 1500 persone che lavorano nella sanità italiana tra cui psichiatri, cardiologi, oncologi e operatori di sanità pubblica.

By Maggio 2017Luglio 31st, 2020Nessun commento
Innovazione survey
Per avere un’idea di come sia percepita l’innovazione in rapporto alla sanità e quali siano le principali resistenze al cambiamento è stata realizzata una survey che ha coinvolto oltre 1500 professionisti che lavorano nella sanità italiana. L’indagine è in linea con gli obiettivi del progetto Forward, che è in primo luogo finalizzato all’ascolto degli operatori del servizio sanitario nazionale.
1. DESCRIZIONE DEL CAMPIONE

Psichiatri, cardiologi, oncologi e operatori di sanità pubblicaIl questionario è stato somministrato in occasione di cinque congressi svolti in Italia tra l’autunno 2016 e l’inverno 2017, incluso il primo convegno organizzato da Forward a Roma il 26 gennaio 2017. Inoltre, la survey è stata resa disponibile online per un periodo limitato di tempo e sono stati invitati a compilarla i destinatari di tre e-alert inviati nel mese di marzo 2017. Per l’analisi preliminare dei dati presentata in queste pagine sono state considerate le quattro categorie di professionisti più rappresentate: psichiatri, cardiologi, oncologi e operatori di sanità pubblica. Le prime due sono le aree di appartenenza più rappresentate nel campione (rispettivamente il 35% e il 34% dei rispondenti); gli operatori di sanità pubblica rappresentano invece il 24% del totale e gli oncologi medici il 7%.

 

2. ANALISI DEI RISULTATI

La maggior parte dei professionisti sanitari ritiene che l’innovazione sia la dimensione applicativa di un’invenzione o di una scoperta: il 68% si definisce abbastanza d’accordo e il 15% completamente d’accordo. Il 17% non si trova invece d’accordo. I più convinti della relazione tra estro e innovazione
sono i cardiologi, i più scettici gli operatori di sanità pubblica.

L’innovazione è l’applicazione di un’invenzione o di una scoperta. È d’accordo?

L’innovazione è l’applicazione di un’invenzione o di una scoperta


Più della metà dei rispondenti si trova d’accordo con l’affermazione di Scott Berkun che qualsiasi innovazione può essere considerata un salto nel buio: il 37% si dichiara abbastanza d’accordo, il 26% completamente d’accordo. Il 37% non si trova invece d’accordo con questa visione ritenendola eccessivamente pessimista. Il 95% condivide l’idea di Albert Einstein che innovazione e cambiamento siano strettamente correlati alla probabilità di commettere errori.

“Spesso, l’innovazione è un salto nel buio”, sostiene Scott Berkun. È d’accordo?

Spesso, l’innovazione è un salto nel buio“Nessuno che non abbia mai fatto errori ha mai trovato qualcosa di nuovo”, ha scritto Albert Einstein. È d’accordo?

Nessuno che non abbia mai fatto errori ha mai trovato qualcosa di nuovoLa quasi totalità dei rispondenti (96%) considera che ottenere un esito migliore per il benessere o la salute del paziente sia la motivazione che − a fronte d’irrisolte problematiche di tipo clinico o organizzativo − dovrebbe favorire la ricerca di un cambiamento. Mentre per il 3% il principale stimolo sarebbe il fattore tempo e solo per l’1% il risparmio di denaro.

Immagini di trovarsi di fronte a una questione irrisolta, di tipo clinico o organizzativo. Quale di queste domande dovrebbe maggiormente motivare la ricerca di un cambiamento?

Ottenere un esito migliore per il benessere o la salute del paziente


Riguardo gli obiettivi dell’autorità regolatoria rispetto un’innovazione, il 29% indica come principale finalità il governo complessivo ed equilibrato delle problematiche farmaceutiche, il 27% la vigilanza sulla sicurezza dei nuovi prodotti, il 21% lo snellimento del processo di sperimentazione clinica. Il 16% ritiene invece che l’obiettivo dovrebbe essere quello di stabilire uguaglianza nell’accesso nei diversi sistemi regionali. Solamente il 7% crede che un’accelerazione dell’accesso ai farmaci possa favorire processi d’innovazione.

Rispetto all’innovazione, quale obiettivo dovrebbe avere l’attività regolatoria?

Obiettivi dell’autorità regolatoria rispetto un’innovazione