4words, perché non ci sia più bisogno di farlo
Antonio Addis, Dipartimento di epidemiologia, Servizio sanitario regionale del Lazio, Asl Roma 1
Luca De Fiore, Il Pensiero Scientifico Editore
La giornata 4words23, come ogni anno, è stata ricca di contaminazioni. Tra professionisti sanitari, tra mestieri diversi, tra pubblico e privato. Affinità e distanze ridotte tra le diverse parole. Quest’anno è forse possibile individuare un filo conduttore: si è parlato spesso dei bambini e delle bambine, al centro del progetto Informed Health Choices, oggetto di un poster presentato dall’Associazione Alessandro Liberati. Ripartire dai bambini è un passo essenziale. Ne hanno parlato Giorgio Tamburlini – riferendosi alla nurturing care e ai primi mille giorni – e Ginevra Bersani, con la sua appassionata sollecitazione a educare sin da piccoli alla tolleranza, al rispetto, alla mitezza. Sentiamo sempre più vicino il momento di passare il testimone a ragazze e ragazzi che non solo meritano di misurarsi in prima persona con le sfide di oggi, ma che sono più bravi a guardare al futuro. Gli amici che seguono Forward da ormai sette anni devono diventare degli allenatori, con uno sguardo consapevole sulle cose che accadono. Come ha sottolineato Riccardo Falcinelli, uno sguardo vigile e consapevole serve per comprendere le immagini e quindi per capire il mondo. Nella pausa di oggi, Andrea Carrozzini ci diceva del lavoro della Casa di quartiere del Quarticciolo, un quartiere periferico di Roma. “Queste cose si fanno perché non ci sia più bisogno di farle”, ci ha detto. Il quel momento, abbiamo pensato che tutto sommato anche il progetto Forward lo abbiamo inventato perché non ci sia più bisogno di farlo. Però, forse sarebbe un peccato, non è vero?
Rassegna stampa
Il Manifesto, Senti chi parla
Capocci A. La carica degli studi «zombie». Il Manifesto, 21 maggio 2023.
Frati D. Insegnare a leggere ai bambini: lo stiamo facendo nel migliore dei modi? Senti chi parla, 8 maggio 2023.